Lavoro sessuale: Pagare per il sesso

Con lavoro sessuale si intende l’esercizio di una prestazione sessuale in cambio di soldi. Aiuto Aids Svizzero riconosce il lavoro sessuale come un lavoro e una realtà sociale e, come in qualsiasi altro lavoro, anche qui è necessario tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del sesso.

A livello mondiale, le lavoratrici e i lavoratori del sesso hanno maggiori probabilità di contrarre l’HIV. In Svizzera invece il rischio è relativamente basso. Ciononostante, le lavoratrici e i lavoratori del sesso hanno spesso scarso accesso alle prestazioni mediche a causa di stigma sociale, discriminazione e criminalizzazione verso i migranti.

Questo perché nonostante il lavoro sessuale sia legale in Svizzera, le lavoratrici e i lavoratori del sesso devono sopportare ancora discriminazioni legali, sociali ed economiche, ad esempio nella ricerca di una casa, sul posto di lavoro e nell’ambito del diritto di famiglia. Nella maggior parte dei casi si tratta di donne sottoposte a discriminazione razziale provenienti da specifiche regioni, come Europa dell’est, America Latina, Africa occidentale e settentrionale e Thailandia. Anche le persone trans formano un congruo gruppo. Molte di loro non possiedono la cittadinanza svizzera e anche per questo motivo sono più facilmente esposte ad abusi da parte di forze dell’ordine, a violenza sessuale e sessista e di natura transfobica e razzista.

Questi fattori contribuiscono ad ostacolare ulteriormente l’accesso di molte lavoratrici e lavoratori del sesso alle prestazioni mediche. Quello alla salute rimane tuttavia un diritto fondamentale. Le lavoratrici e i lavoratori del sesso devono poter accedere alle informazioni sanitarie, a prestazioni mediche fondamentali e alle forme di aiuto previste in caso di violenza subita. 

Aiuto Aids Svizzero, insieme alle sue organizzazioni partner, si impegna fortemente per garantire i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del sesso e agire contro la loro stigmatizzazione. Siamo fortemente contrari alla criminalizzazione di chi acquista le prestazioni sessuali (come nel «modello nordico»). Per noi il diritto alla salute deve essere garantito tramite misure concrete, come l’accesso universale a materiale informativo e preventivo. Offriamo inoltre piatteforme per la coordinazione e il collegamento nonché la formazione di tutti coloro che si impegnano nelle nostre organizzazioni per le lavoratrici e i lavoratori del sesso.

Maggiori informazioni nel nostro opuscolo, «Regole chiare, sesso responsabile»: